Indice
Capitolo I – Le coordinate teoriche della ricerca
- La questione della tutela nel processo amministrativo delle situazioni giuridiche a rilevanza comunitaria: considerazioni introduttive
- Le due possibili interpretazioni del principio dell’”effetto utile”
- Il principio dell’effetto utile alla luce del principio di supremazia comunitaria
3.1. La teoria della nullità dell’atto amministrativo anticomunitario
3.2. La teoria della disapplicazione dell’atto amministrativo anticomunitario
3.3. La teoria della non intangibilità del giudicato assunto in violazione del diritto comunitario
- Il problema della compatibilità tra principio di supremazia e principio di autonomia processuale degli Stati membri
- Una possibile ridefinizione del principio dell’effetto utile nel rispetto dell’autonomia processuale. Il ruolo fondamentale dei principi di effettività e di equivalenza.
Capitolo II – La difficile convivenza tra principio di supremazia e certezza del diritto
- La teoria del principio di supremazia come limite al consolidamento delle violazioni del diritto comunitario negli atti amministrativi e nelle sentenze
- La questione dell’atto amministrativo anticomunitario.
- Gli strumenti per eludere il termine decadenziale di impugnazione nella giurisprudenza amministrativa nazionale
3.1. La nullità del provvedimento amministrativo anticomunitario
3.2. La disapplicazione dell’atto amministrativo anticomunitario
- La compatibilità comunitaria del termine decadenziale a seguito del progressivo superamento del principio di supremazia
- Giudicato amministrativo e certezza del diritto
- Il ruolo della giurisprudenza comunitaria nell’evoluzione del rapporto tra principio di supremazia ed intangibilità del giudicato interno
6.1. L’iniziale “sacrificio” del principio di intangibilità del giudicato interno
6.2. La responsabilità dello Stato derivante da una sentenza anticomunitaria: un’ulteriore lesione al principio di intangibilità del giudicato interno
6.3. Effetto utile, primazia del diritto comunitario e tangibilità del giudicato in materia di aiuti di Stato
6.4. La sentenza Kapferer e l’affermazione dell’intangibilità del giudicato
- Considerazioni conclusive
7.1. La certezza del diritto: da prerogativa esclusiva degli Stati a valore dell’ordinamento comunitario
7.2. La necessità di interpretare l’effetto utile attraverso i principi di effettività e di equivalenza
7.3. Il problema della conformità del processo amministrativo ai principi di effettività e di equivalenza. Un possibile metodo di indagine
Capitolo III – Il giudizio comunitario di annullamento. I principi rilevanti.
- Premessa
- La giurisdizione di annullamento nell’ordinamento dell’Unione. Note introduttive
- L’azione di annullamento nel Trattato sul funzionamento dell’Unione europea: caratteristiche generali
- Il sistema delle invalidità degli atti comunitari
4.1. Segue: i vizi deducibili. L’incompetenza
4.2. Segue: i vizi deducibili. La violazione delle forme sostanziali
4.3. Segue: i vizi deducibili. La violazione dei Trattati o di qualsiasi regola di diritto relativa alla loro applicazione
4.4. Segue: i vizi deducibili. Lo sviamento di potere. Cenni in ordine al sindacato sul potere discrezionale
- Il principio di inoppugnabilità degli atti non censurati entro il termine di decadenza
- Il principio di non disapplicabilità degli atti definitivi: il rapporto fra azione di annullamento ed eccezione di illegittimità
6.1. Segue: la questione dell’atto inesistente ( rectius, nullo)
- Il principio di intangibilità del giudicato
Capitolo IV – I principi di effettività e di equivalenza nel processo amministrativo
- Il principio di effettività tra esigenze di legalità e certezza del diritto
1.1. Considerazioni preliminari
1.2. La questione della legittimazione a ricorrere
1.3. Principio di effettività e “valori stabilizzanti”
1.4. Il termine decadenziale al vaglio del principio di effettività. Il perfetto equilibrio tra i giudizi di annullamento comunitario e nazionale
1.5. Azione di nullità e termine decadenziale. Il principio di effettività e il possibile contrasto con l’articolo 31 del Codice del processo amministrativo
1.6. Principio di effettività e giudicato
- Il principio di equivalenza
- Rilievi critici in ordine a un recente orientamento giurisprudenziale e i possibili sviluppi applicativi della ricostruzione proposta
3.1. Il recente orientamento giurisprudenziale diretto a disapplicare le norme interne sulla base dei principi generali del diritto comunitario: considerazioni critiche
3.2. Un’apertura prospettica verso la possibile applicazione dei principi di effettività e di equivalenza al procedimento amministrativo
3.2.1. I presupposti e le condizioni per la revocabilità degli atti amministrativi comunitari
3.2.2. Segue: il confronto con l’ordinamento interno attraverso i principi di effettività e di equivalenza
- Considerazioni conclusive: i principi di effettività e di equivalenza quale fondamento della pari dignità tra ordinamenti nel rapporto tra legalità e certezza del diritto