IL CDS GARANTISCE LA CONTINUITÀ DELL'OPERATO DI "TARIFA ENERGIA SRL" PER IL PARCO EOLICO, CONFERMANDO LA SENTENZA DEL TAR.
Il CDS ha ribadito che gli interventi relativi al campo di Castrì di Lecce e Vernole, ad opera della ditta “Tarifa Energia srl”, possono proseguire.
A seguito della richiesta di proroga di alcuni mesi per la conclusione dei lavori, presentata dalla ditta ricorrente nel giudizio di primo grado, la Regione Puglia ha preteso un nuovo monitoraggio ambientale. I legali della società – Prof. Avv. Saverio Sticchi Damiani, Avv. Bartolomeo Cozzoli, Avv. Simona Viola ed Avv. Mario Bucello – hanno dimostrato fin da subito come tale iter non fosse necessario.
Il ricorso di primo grado, promosso dai titolari della ditta “Tarifa Energia srl”, si fondava sulla base di due provvedimenti emanati dalla Regione Puglia, Servizio Energia. Quest’ultima, a fronte di una legittima richiesta della società di prorogare di alcuni mesi il termine di conclusione dei lavori previsto dall’autorizzazione unica ottenuta nel 2010, aveva deciso di sospendere la concessione.
La motivazione di tale scelta risiedeva nel fatto che il decorso del tempo richiedesse necessariamente un nuovo screening ambientale finalizzato ad accertare il permanere delle condizioni, il quale aveva dato esito negativo confermando, pertanto, l’esclusione del progetto da Valutazione di impatto ambientale.
I difensori della ditta hanno dimostrato, trovando pieno accoglimento dinnanzi al TAR, come non fosse necessario rinnovare le procedure di monitoraggio ambientale ogniqualvolta i lavori siano stati già avviati, entro i tre anni dal rilascio del provvedimento di esclusione da VIA.
A seguito di appello promosso dalla Regione Puglia, il Consiglio di Stato ha ribadito punto per punto i capi della sentenza di primo grado, confermandola e garantendo, in particolare, la prosecuzione degli interventi nel campo di produzione di energia rinnovabile da 22 Megawatt nelle zone di Castrì di Lecce e Vernole.
In ragione del pronunciamento favorevole sia del TAR che del Consiglio di Stato, la Regione dovrà rilasciare la proroga richiesta per la conclusione dei lavori, prolungando il termine di circa 24 mesi.