TAR ACCOGLIE ISTANZA CAUTELARE E SOSPENDE IL PROVVEDIMENTO DEL COMUNE DI SANTA CESAREA TERME DI INTERDIZIONE DI PARTE DELLO STABILIMENTO
Il Presidente del Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia, sede di Lecce, con decreto cautelare del 19 luglio 2019, ha accolto l’istanza di tutela monocratica proposta da Bagno Marino Archi, difeso dal Prof. Avv. Saverio Sticchi Damiani, finalizzata ad ottenere la sospensione del provvedimento del Comune di Santa Cesarea Terme, con il quale quest’ultimo aveva temporaneamente interdetto parte delle aree demaniali in concessione, per non meglio precisate ragioni di sicurezza.
Il TAR Lecce, recependo le tesi del Prof. Avv. Saverio Sticchi Damiani, ha accolto tale istanza, sul presupposto che i lavori relativi al consolidamento e alla messa in sicurezza delle falesie fossero sospesi da tempo e che tale sospensione sarebbe proseguita anche durante il periodo estivo.
In particolare, il TAR ha ritenuto che detta interdizione avrebbe coinvolto anche “aree estranee alla perimetrazione dell’area di cantiere e non interessate direttamente dall’esecuzione delle opere di consolidamento della falesia, in quanto non ricomprese nel provvedimento di sospensione della concessione demaniale marittima di cui è titolare il ricorrente”.
Il TAR ha, altresì, sottolineato come il provvedimento gravato fosse “intervenuto nel pieno svolgimento della stagione turistico balneare e dopo che il ricorrente ha provveduto al montaggio delle strutture amovibili e alla predisposizione dell’area per l’esercizio dell’attività, lavori eseguiti a far data dal 22 maggio2019 e previa rituale comunicazione all’amministrazione comunale”.
Conclusivamente, il TAR Lecce, avendo, altresì, rilevato l’assenza nel provvedimento di alcun riferimento a esigenze di tutela della pubblica incolumità, tale da giustificare l’urgenza di inibire l’area in questione durante il periodo estivo (e a lavori non ancora iniziati), e avendo rilevato, al contempo, la sussistenza di un pregiudizio grave ed irreparabile in capo a Bagno Marino Archi, in caso di esecuzione del provvedimento, ha ritenuto di concedere l’invocata cautela monocratica, facendo salvo il potere-dovere dell’Amministrazione di procedere alla periodica verifica delle condizioni di sicurezza del sito a tutela della pubblica incolumità.
In tal modo, quindi, Bagno Marino Archi ha potuto continuare a erogare regolarmente i servizi balneari.