Il Tar Lecce, con sentenza pubblicata in data 12.10.2023 ha accolto le tesi difensive del Prof. Avv. Saverio Sticchi Damiani e dell’Avv. Enrica della Bruna, difensori di Ladisa s.r.l., disponendo la rinnovazione della gara che il Comune di Ostuni aveva indetto per l’affidamento del servizio di refezione negli asili e nelle scuole elementari della città.
Il Tar non solo ha annullato il provvedimento con cui il Comune di Ostuni aveva aggiudicato l’appalto a Compass ma “ai fini della tutela dell’interesse pubblico portato dalle norme violate” ha reputato necessario altresì far “ripetere la procedura concorsuale previa emenda del vizio”.
Ciò è stato disposto in ragione dell’avvenuto accertamento, da parte del Tar, della violazione nonché dell’erronea applicazione, da parte del Comune di Ostuni, di quanto disciplinato dal decreto ministeriale del 10 marzo 2020 in materia di “criteri ambientali minimi per il servizio di ristorazione collettiva e fornitura di derrate alimentari”.
Nello specifico, i difensori del Ladisa, hanno censurato il mancato inserimento da parte del Comune di Ostuni, negli atti di gara, di specifiche tecniche e clausole contrattuali espressamente richieste dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, in merito alla somministrazione di prodotti biologici ai bambini frequentanti l’asilo e la scuola elementare nella parte in cui veniva disciplinata con esclusivo riferimento solo ad alcuni tipi alimenti e non ad altri.
La conseguenza dell’accoglimento di tale censura in merito al vizio dell’aggiudicazione derivante dal mancato inserimento dei criteri ambientali minimi nella legge di gara comporta, quindi, la caducazione dell’intera gara e l’integrale riedizione della stessa, emendata dal vizio in questione.
