IL TAR LAZIO SI ESPRIME SUL CONCORRENTE CHE NELLE MORE DELLA GARA È STATO TEMPORANEAMENTE COLPITO DA UNA SANZIONE INTERDITTIVA ANTIMAFIA: CONFERMATA L’AGGIUDICAZIONE DELLA GARA CONSIP PER L’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI PULIZIA, DI SANIFICAZIONE ED ALTRI SERVIZI PER GLI ENTI DEL SSN RELATIVAMENTE A DUE LOTTI AVENTI UN VALORE COMPLESSIVO DI OLTRE 150 MILIONI DI EURO

IL TAR LAZIO SI ESPRIME SUL CONCORRENTE CHE NELLE MORE DELLA GARA È STATO TEMPORANEAMENTE COLPITO DA UNA SANZIONE INTERDITTIVA ANTIMAFIA: CONFERMATA L’AGGIUDICAZIONE DELLA GARA CONSIP PER L’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI PULIZIA, DI SANIFICAZIONE ED ALTRI SERVIZI PER GLI ENTI DEL SSN RELATIVAMENTE A DUE LOTTI AVENTI UN VALORE COMPLESSIVO DI OLTRE 150 MILIONI DI EURO

Con sentenze del 21 dicembre 2020 il TAR Lazio, Sez. II di Roma, ha accolto le tesi difensive della società aggiudicataria, rappresentata e difesa in giudizio dal Prof. Avv. Saverio Sticchi Damiani, la quale nelle more della gara d’appalto era stata provvisoriamente interessata da una sanzione interdittiva antimafia.

Nella fattispecie, esaminata la natura dell’informativa interdittiva antimafia e l’evoluzione giurisprudenziale in relazione all’applicabilità dell’art. 38, comma 1, lett. m), del D.lgs. n. 163/2006, i giudici romani hanno escluso il ricorrere di una violazione del principio di continuità nel possesso dei requisiti che non possono essere persi dal concorrente neanche temporaneamente nel corso della procedura, giacché nel caso della sanzione interdittiva antimafia non si versa in un’ipotesi di requisito.

La decisione ha altresì valorizzato la circostanza che oltretutto, nel caso di specie, alla data di aggiudicazione la Prefettura aveva finanche dichiarato già cessata la misura della straordinaria e temporanea gestione dell’impresa, attestando così l’insussistenza di qualsivoglia causa di decadenza, sospensione o divieto.

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE…