AGCM DOVRÀ RIDETERMINARE L’IMPORTO RIDUCENDO DRASTICAMENTE LA SANZIONE AGCM
Il Consiglio di Stato con sentenza del 4 giugno 2019 ha confermato la decisione di primo grado con la quale il Tar Lazio aveva imposto all’AGCM di rideterminare l’importo del provvedimento sanzionatorio, corrispondente ad una sanzione amministrativa pecuniaria complessiva pari ad € 29.202.673,73, che aveva irrogato nei confronti delle società Moby e Compagnia Italiana di Navigazione Spa (Tirrenia), del gruppo Onorato, difese dal Prof. Avv. Saverio Sticchi Damiani, dal Prof. Avv. Massimo Monteduro, dall’Avv. Beniamino Carnevale, dall’Avv. Piero Fattori e dall’Avv. Salvatore Spagnuolo.
Nel febbraio 2018, infatti, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato successivamente alla conclusione di un procedimento per abuso di posizione dominante nel trasporto merci da e per la Sardegna, aveva comminato tale sanzione per cui il Cds ne ha rilevato “la inapplicabilità dell’aggravamento, in applicazione del criterio dell’entry fee, ma anche la riduzione della percentuale del 9% delle vendite, individuata dall’Autorità per la definizione dell’importo base della sanzione inflitta, stante la richiamata necessità di ridurre l’arco temporale individuato per il permanere della condotta abusiva, dovendosi quest’ultimo limitarsi al periodo che va dal 28 settembre 2015 al gennaio 2017” e per la quale, l’ Antitrust già lo scorso 17 luglio ha dato il via l’iter per rideterminarne l’importo.
I giudici amministrativi di secondo grado, quindi, confermando la totale superficialità adoperata dall’Agcm nel condurre l’inchiesta e nell’eseguire le opportune verifiche, così come già rilevato in primo grado, sottolineano la necessità di concludere l’iter di rideterminazione dell’importo della sanzione già avviato lo scorso 17 luglio dall’Antitrust, la cui entità, in base ai criteri previsti dal Consiglio di Stato, si aggirerà intorno ad una cifra ricompressa tra i 4 e i 3 milioni di euro, con un risparmio di circa 25 milioni di euro.
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